La cyber(in)security

La cyber(in)security

Tutto iniziò coi cyborg, progetti fantasia in cui l’uomo si potenzia il fisico con delle protesi, per poi passare al cyberpunk, che forse significa che queste protesi le metti qui e lì anarchicamente a casaccio per poi diventare cybersecurity, che cioè hai tanta gente che vuole impedirti di usare il tuo sito, e quindi te lo blocca con gli attacchi DDos, che sarebbe che fanno tante richieste di accesso al tuo sito occupando tutte quelle disponibili e di fatto bloccandolo, o di rubarti dei dati. Adesso la cybersecurity è un problema dei governi, che devono trovare un modo per impedire che i siti da loro ritenuti indispensabili vengano bloccati o gli si rubino i dati. Ma la soluzione è banale: evitiamo di mettere i dati su internet e abbiamo risolto. Tanto tutte questi miliardi di pagine che le deve leggere? Se ti serve qualche informazione tra i miliardi di informazione te la fai spedire fisicamente, hanno inventato un modo nuovo di trasmettere le informazioni che è a prova di qualsiasi hacker: si chiama libro. E per quanto riguarda i pagamenti l’innovazione ha fatto passi da gigante, invece di rischiare cose indicibili mettendo i dati a disposizione dei cattivi del web è possibile usare i “soldi” acronimo di “solidi” che sta per tangibili e, teoricamente, indistruttibili. Per quanto riguarda il resto, messaggini, video hot, email perlopiù inutili che infatti ormai nessuno apre, direi che possono essere hackerati senza alcun danno o problema. Vuol dire che invece dei video notturni dovremo cercarci una fidanzata o un fidanzato reale. Tutto risolto, grazie dell’applauso.

Internet dovrebbe essere a prova di hacker, non dovrebbe cioè proprio contenere informazioni la cui condivisione generi problemi. Con questo semplice principio anche gli hacker sparirebbero. Ma poi, questi hacker, chi sono? Perchè gente che ha tra i 20 e i 50 anni perde il sonno per disturbare i nostri siti a gratis? Cosa sono? Eversivi? E perchè non ne è stato preso mai nessuno da nessuna parte? Sono invincibili più di qualsiasi polizia, di qualsiasi governo, di qualsiasi esercito, che pure ci dicono essere organizzazioni che assumono proprio questo tipo di professionisti. Ma fossero anche bravi ragazzi di giorno e cattivi eversivi di notte, qual è il loro obiettivo? Bloccare il sito del ministero? E quindi che cosa accade dopo? Niente di niente, ovvero il ripristino. Allora mah e doppio mah, veramente questi hacker sono invisibili ma anche stupidi giacchè la loro è solo perdita di tempo. Passerebbero migliori nottate a guardarsi i video…

Cyber…netica.

Ma come diceva Giovanni Paolo II non bisogna avere paura e noi lo sappiamo fin da piccolissimi che è tutta una cosa buona e garanzia di sicurezza, come recita la famosa poesia “Si trasforma in un razzo missile / Con circuiti di mille valvole / Tra le stelle sprinta e va / Mangia libri di cibernetica / Insalate di matematica / E a giocar su Marte va / Lui respira dell’aria cosmica / È un miracolo di elettronica / Ma un cuore umano ha”.

Nell’era delle valvole noi bambini del ’78 eravamo già cibernetici, elettronici con un cuore umano e soprattutto pronti ad andare su Marte.

Sembra una poesia contemporanea.

 

 

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