Nato o Russia purchè se magna

Nato o Russia purchè se magna

Bud Spencer dichiarava di essere napoletano perchè “Napoli si sa cos’è mentre l’Italia non si sa”. E invece no, l’Italia è ben chiaro cosa sia: il luogo della sintesi di una lunga serie di culture antiche, medioevali e moderne, ciascuna delle quali ha avuto (e in realtà ha ancora) una sua presenza fisica su un territorio, e che si sono poi evolute nella presenza della più grande confraternita religiosa al mondo, in una giovane ********** basata sulle 100 diverse entità del suo territorio, nelle comunità politiche più a destra e più a sinistra del pianeta, nella grande industria avanzata, nelle medie e piccole imprese avanzatissime, nei micro-imprenditori più svegli del mondo, ma anche nelle comunità più tribali e anti-statali ancora presenti nel mondo occidentale, come nei migliori studenti universitari ma anche nei giovani che non hanno mai letto un libro nella loro vita, nello sport che un giorno stravince e il giorno dopo straperde. Possiamo quindi smentire il grande Bud e serenamente dire che si sa cos’è l’Italia: è una sintesi dell’Universo umano conosciuto. Ma cosa c’entra l’Italia in questo conflitto in questo paese fino a ieri sconosciuto a tutti?

L’Italia c’entra sempre. Per effetto della sua universalità non c’è cosa nel mondo che non abbia nella sua matrice un qualche pezzo di italianità. Anche nelle foreste orientali e nell’Africa nera l’Italianità c’è, e con essa interessi più o meno misteriosi. E quindi?

Italia lives forever…

E quindi l’Italia c’è sempre. Non ci dovremmo meravigliare se, dietro l’etichetta di atlantisti fino alla morte, non facessimo sottobanco chissà quali discorsi con la controparte, la quale infatti sembra essere ben rappresentata in Italia, almeno sotto l’aspetto della comunicazione, da tutta una serie di soggetti che sono esplicitamente anti-Nato e pro-Russia. Questo anomalo conflitto che entrambe le parti contendenti dichiarano essere contenitivo delle altrui ambizioni di espansione è profondamente anomalo, dato che è evidente che nessuna espansione da un lato o dall’altro sarebbe passata inosservata e indenne. Quindi, questo conflitto è geopoliticamente inutile, dato che tutto resterà com’è. Sono altre le cose che cambieranno, ma questo è un altro discorso.

Quindi, a noi persone comuni, Nato o Russia ci interessa sì, ma sempre nell’ambito di quella universalità in cui noi italiani siamo forgiati per definizione. Rimarremo sempre curiosi della gente di fuori, da ovunque essi provengano. Perciò facciamola finita con questa guerra che, pur svolta con le cautele di non uccidere troppi civili, comunque uccide persone (anche i militari sono persone… qualcuno dimentica sempre questo particolare), e andiamo avanti con la nostra filosofia italica che se ne frega delle nazioni ed è concentrata sul piatto di pasta, sull’amore, sul cielo e soprattutto sul sole, ed esportiamola in tutto il mondo: piace a tutti la nostra sintesi di felicità.

 

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